CENTRO DI ACCOGLIENZA STRAORDINARIA

Per quanto definito “temporaneo”, essendo legato all’accoglienza dei migranti giunti in Italia con lo straordinario flusso avviatosi nel 2011, quello relativo all’accoglienza dei profughi è, per dimensioni, il servizio più rilevante tra quelli gestiti dalla Dimora d’Abramo.

Dal 2014, la cooperativa è capofila del Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) che nello stesso anno si è aggiudicato il bando della Prefettura di Reggio Emilia relativo al “Servizio di accoglienza e assistenza di cittadini stranieri extracomunitari richiedenti la protezione internazionale” per circa 1.300 profughi.

Così come previsto dalle norme, ai richiedenti asilo viene offerta accoglienza abitativa, sostegno socio assistenziale alla convivenza, sostegno ai percorsi legislativi (documentazione, richiesta d’asilo, ecc.) e sostegno socio educativo.

La vocazione all’accoglienza della cooperativa, la sua attenzione alla persona e agli impatti di simili flussi sulle comunità locali, ha ben presto determinato una serie di azioni che vanno ampiamente al di là di quanto contrattualmente stabilito.

Lo attestano le diverse attività culturali, ricreative e di socializzazione attraverso le quali i richiedenti asilo attuano percorsi di integrazione nelle comunità accoglienti, i tirocini formativi e lavorativi, le centinaia di adesioni ad attività di volontariato che rendono i profughi parte viva e attiva della vita quotidiana dei territori.

È percorso ben diverso e ben più ricco di quello che potrebbe rifarsi ad un’accoglienza temporanea che rischierebbe di vedere le comunità e i profughi estranei l’uno all’altro, con tutto il carico di pregiudizi e di timori che dominerebbe quella che, invece, può e deve essere una relazione rispettosa e collaborativa.

Scelte analoghe riguardano l’accoglienza abitativa, diffusa su tutto il territorio e realizzata in piccole unità che accolgono un massimo di 6 profughi ciascuna, facilitando e rendendo possibili costruttive relazioni di vicinato.

L’équipe impegnata sul servizio di accoglienza temporanea è composta da un coordinatore generale, un coordinatore operativo, otto referenti operativi, sessantatré operatori, ventotto mediatori, ventuno insegnanti di lingua italiana, quattro psicologi e 10 addetti alle manutenzioni.

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